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CINPSY NEWS 3

   

COLLANA SOPHIA-ART

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L'ISOLA, LA DONNA E LA MORTE.

Viaggio iniziatico, viaggio testuale

in Privilège des morts

di Vénus Khory-Ghata

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Saggio, 15cm x 21cm, pp. 110, Cinpsy Edition 2007

 

" Il libro di Emanuela Proto è stato scritto sotto l'influenza di una réverie bachelardiana, che ha magnetizzato il singolare ed affascinante romanzo  Privilège des morts della scrittrice libanese di lingua francese Vénus Khoury-Ghata.

 (...) La traversata marittima diventa viaggio  verso l'aldilà, senza dubbio a causa del ricordo atavico dell'imbarcazione funebre, in cui il morto, seguendo la corrente del fiume, raggiungeva il mare tenebrarum. L'acqua femminile di ofelizza  allora in una grande epifania della Morte, di cui Emanuela Proto ha saputo analizzare la forza delle immagini mitiche.

(...) Alla femminilità dell'acqua è collegata l'isola. Come tutti i grandi archetipi, l'isola possiede valori paradisiaci e infernali, vitali e mortali, luminosi e tenebrosi. (...) Come Ulisse, l'eroina del romanzo ritorna sulla sua isola, riscopre la sua terra, rivive i ricordi dolorosi del suo passato, recupera un tempo perduto e, attraversando il labirinto della sua anima, si riappropria delle sue radici e della sua identità. L'isola diventa allora metafora dell'inconscio, il luogo dei ricordi rimossi che riaffiorano, generando un'atmosfera insolita. I confini tra il visibile e l'invisibile, tra l'onirico ed il reale, sfumano.

(...) Sul piano narratologico, la continua oscillazione tra vita e morte, sogno e realtà, presente e passato, che attraversa tutto il romanzo, è restituita alla superficie testuale dall'uso di una tecnica narrativa in cui scompaiono la struttura e le sequenze temporali del romanzo tradizionale. Come osserva Emanuela Proto, la narrazione procede attraverso continui spostamenti sull'asse temporale della diegesi, in un continuo alternarsi di passato e presente, con una molteplicità di flash-back nella realtà senza tempo della coscienza, dove s'intrecciano e si mescolano i frammenti della memoria, al di fuori di ogni percorso cronologico possibile. Nella dimensione della coscienza il tempo rallenta il suo corso, può avvolgersi su se stesso e diventare circolare. "

Da "I labirinti del senso" di Gisèle Vanhèse

Docente di lingua e letteratura francese

Università della Calabria

 

 

 

 

 

 




 

 

Direzione Editoriale CINPSY NEWS

 

 

 

 
 
 
 
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